SANTENA – Il ramo d’ulivo di Mussolini per i Patti Lateranensi e le corone che accompagnarono il funerale di Camillo Cavour: da martedì sarà possibile vederli nella Sala delle Corone della Torre Viscontea, che verrà inaugurata dopo i lavori di restauro. Entrerà così nel percorso di visita del complesso museale cavouriano.
Martedì sarà anche il 162° anniversario della scomparsa del grande statista: le celebrazioni cominceranno alle 6,45, orario della morte del conte, con la bandiera a mezz`asta; parteciperanno il sindaco Roberto Ghio e il presidente della Fondazione Cavour, Marco Boglione.
Alle 18 ci sarà l’omaggio alla tomba, seguito dagli onori alla bandiera e dal saluto delle autorità. Il discorso di commemorazione sarà tenuto dal professore e storico Gianni Oliva. Verrà poi inaugurata la restaurata Sala delle Corone, al primo piano della Torre Viscontea La torre rappresenta l’unico resto del castello quattrocentesco dei marchesi Tana di Baiard, demolito nel 1708. L’antico edificio aveva massicce torri: quella principale si chiamava la torrazza e ospitava il carcerino di Santena.
L’attuale torre fu restaurata nella seconda metà del 1800 sotto la direzione di Melchiorre Pulciano. Ora è stato possibile un nuovo restauro grazie ai 43.800 euro messi a disposizione da Soprintendenza e Fondazione Crt.
Nella Sala delle Corone vengono conservate le corone ferree, che alcune città italiane portarono nel 1886 per il 25° anniversario della morte di Cavour. Nella sala c’è un grande camino, aggiunto durante i restauri ottocenteschi, che reca sulla cappa il dipinto dello stemma dei Benso (tre conchiglie che ricordano tre esponenti della famiglia che avevano partecipato alle crociate) e il loro motto in tedesco “Gott will reicht”. Lo stemma è sormontato dalla figura di un pellegrino, che porta un vessillo con la scritta “Militia et Peregrinano”. Le due scritte sono riprese nel soffitto in legno a cassettoni, anch’esso frutto dei restauri , mentre sui muri viene riportato un altro motto: “Pax”. Nella sala attigua ci sono altre corone e cimeli Munti in epoche successive. Il più importante è il ramo d’ulivo inviato da Mussolini l’11 febbraio 1929, per celebrare il Concordato tra Stato e Chiesa, avvenuto con la firma dei Patti Lateranensi. In una vetrina sono esposte le corone che accompagnarono il funerale di Cavour. Sulle pareti, in alto, vi sono dipinti gli stemmi delle numerose famiglie con cui i Benso si imparentarono nel corso dei secoli.
Al termine dell’inaugurazione, è prevista una degustazione di prodotti tipici dei luoghi cavouriani. L’ingresso alle celebrazioni è gratuito, ma è consigliatala prenotazione chiamando lo 011-597.373, oppure scrivendo a 6giugno@fonarazionecavour.it.