SANTENA – Dovrà occuparsi della gestione quotidiana della Fondazione Cavour e lo farà fino all’apertura del Museo nazionale all’interno della villa. Il 54enne Marco Fasano, ex presidente dell’associazione Amici di Cavour, è stato nominato direttore della Fondazione.
L’incarico, della durata di un anno, gli è stato affidato nell’ultimo consiglio di amministrazione, la scorsa settimana, e lo svolgerà a titolo gratuito.
Pur essendo prevista nello statuto della Fondazione, finora la figura del direttore era rimasta sempre vacante e veniva svolta dal presidente.
La situazione è cambiata con l’arrivo di Marco Boglione alla guida dell’istituzione santenese. «Per motivi economici non era mai stato nominato: un direttore costa 80.000 euro all’anno – spiega Fasano, libero professionista e grande appassionato di storia e di Cavour. Fin dall’inizio, Boglione aveva specificato di volere accanto a sé un direttore, perché lui non può essere qui a Santena ad occuparsi tutti i giorni della gestione quotidiana della Fondazione. Avendo l’ufficio a 50 metri dal complesso, io posso essere presente fisicamente in qualsiasi momento».
La nomina non peserà sulle casse della Fondazione, perché Fasano svolgerà l’incarico gratuitamente: «Dal 1996 frequento il complesso e l’ho sempre fatto a livello volontaristico. Sono stato membro dell’associazione Amici di Cavour, ricoprendo le cariche di presidente e vicepresidente».
Fasano è membro del cda della Fondazione dal 2010 e dell’assemblea dei soci fondatori dal 2014. Ha anche svolto l’incarico di soprintendente ai problemi di natura finanziaria dell’ente e da inizio di quest’anno è uno dei due vicepresidenti (l’altro è Lorenzo Dellavalle). Il neo direttore resterà in carica per un anno. «Poi lascerò il posto a una persona con più esperienza di me nella gestione di un museo. Nei prossimi mesi dovremo fare un ulteriore salto di qualità. Il restauro delle scuderie e l’allestimento del Museo nazionale stanno comportando l`utilizzo di denaro pubblico, per cui il complesso dovrà rendere al meglio: dovremo avvalerci di figure qualificate».