Intervista ad Antonio Patuelli durante la cerimonia del Premio Cavour 2023, consegnato giovedì 12 ottobre a Santena (Torino) da Marco Boglione, Presidente della Fondazione Camillo Cavour.
Servizio di Marco Procopio
Non poteva che partire dalla guerra tra Israele e Hamas l’intervento di Antonio Patuelli dal palco del Premio Cavour. Il Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, insignito del riconoscimento e intervistato da Giovanni Minoli, si dice angosciato dal conflitto. Le ricadute finanziarie sull’Europa potrebbero essere pesanti, ma rispetto a 50 anni fa il nostro Paese è molto cambiato.
Patuelli: «In questi ultimissimi anni l’Italia ha differenziato molto i suoi fornitori esterni di energia e ha investito su energie rinnovabili, per cui non dovremmo ritrovarci come nella situazione di 50 anni esatti fa in occasione della guerra arabo-israeliana del ‘73».
Il debito pubblico in continua crescita resta il problema principale e lo spread intorno a quota 200 è lì a ricordarcelo. Secondo Patelli però, a partire dal tracollo del 2011, le banche italiane si sono molto rafforzate: una tendenza che va avanti ancora oggi e che potrebbe metterci al riparo da un eventuale tempesta sui mercati. Ad ascoltare il presidente dell’Abi a Santena c’è il gotha del mondo bancario e imprenditoriale piemontese. Negli anni sono tante le personalità che hanno ricevuto il premio: una riproduzione in oro degli occhiali di Cavour. Da Carlo Azeglio Ciampi a Mario Draghi, da Piero Angela a Samantha Cristoforetti:. Il filo conduttore è l’impegno nel rafforzare i valori fondanti dell’Unità d’Italia e della Comunità Europea
Patuelli: «Cavour era un imprenditore agricolo e un banchiere, e lui riteneva che una Banca Nazionale, come è diventata poi la Banca d’Italia, fosse il presupposto per lo sviluppo delle attività della finanza e dell’imprenditoria. Tanti insegnamenti come questo di Cavour sono molto validi».