Due milioni di euro, si punta ai fondi del Pnrr
SANTENA – Due milioni di euro per riportare il parco di Villa Cavour alle fattezze originarie del 1830, quando venne ultimato dall`architetto paesaggista Xavier Kurten. La Fondazione Cavour ha presentato la richiesta al Ministero della cultura, nell`ambito di uno dei bandi del Pnrr. La risposta è attesa entro un mese. In caso di approvazione, i lavori dovranno essere completati per fine 2024o fine 2026, a seconda delle priorità che stabilirà il Ministero. Si stima che il restauro del parco porterà su Santena un flusso di 20-30.000 visitatori l’anno.
«Questo perché verrebbe inserito nel circuito dei parchi nazionali storici – spiega Marco Boglione, presidente della Fondazione Cavour – Quei numeri si aggiungerebbero agli arrivi e alle presenze per il Museo Cavouriano e la Scuola nazionale di amministrazione. Dopo aver finanziato i lavori al Memoriale, non voglio pensare che da Roma non arrivino risorse per il parco…».
La preparazione del progetto ha richiesto un’importante ricerca storica per risalire a quello che doveva essere il disegno originario, visto che non è mai stata trovata la copia ottocentesca redatta dal tedesco Kurten. A quel tempo lui era un giardiniere alle dipendenze di Carlo Alberto di Savoia e fu “prestato” alla famiglia Benso.
«Fra il 1770 e il 1795 quello dietro la Villa era un giardino all`italiana, con linee rette e simmetrie – ricostruisce l’architetto Federico Fontana, consulente storico – Nel 1795 iniziò la trasformazione, che si concluse intorno al 1830 e lo portò a diventare un parco all`inglese. Ci volle così tanto tempo perché allora c`era la dominazione francese. In più, i Benso vissero degli alti e bassi a livello economico: per realizzare simili giardini ci andavano importanti risorse».
Fra il 1795 e i11805 il parco viene interessato da un primo blocco di lavori, che ne definiscono la forma e lo mettono in sicurezza dagli allagamenti del Banna, con la creazione di un argine in corrispondenza di quell’area. «Poi la famiglia si sistemò economicamente e chiese al principe Carlo Alberto di “prestare” loro l’architetto Kurten, che si occupò di realizzare il parco fraill826 e il 1830».
Oggi il progetto di restauro è a firma dell`architetto Fontana, dell’architetto Luca Giacomini (perla parte architettonica), del consulente forestale Giuliano Gridelli, della paesaggista Renata Lodari e della restauratrice Concetta Capua, visto che bisognerà intervenire anche su un vecchio pozzo a forma di torre medievale. È prevista la sistemazione dei percorsi, con la posa di nuovi fondi impermeabili e di tipo naturale. Le piante esistenti saranno potate e alcune sostituite. «I nuovi alberi verranno collocati secondo le tipologie dell’Ottocento: piante isolate, a coppia o in gruppo. Si tratterà in particolare di querce, farnie, carpini e platani. Poi saranno rifatti i prati e creato un sistema di alimentazione dello stagno con acque meteoriche provenienti dalla vicina Cascina Nuova». Anche gli arredi saranno rivisti.
Un lavoro che poi necessita poi si manutenzione. «Come requisito per la candidatura al bando, bisognava dimostrare anche di essere poi in grado di curarlo – fa sapere Boglione – Non solo non avremmo problemi a seguirlo, ma la spesa sarebbe persino inferiore rispetto a oggi».
Dei 2 milioni in ballo, il 75 % (1,5 milioni) sarebbe destinato ai lavori e la restante parte (500 mila) alla valorizzazione. «Sotto questa voce rientrerebbero il piano di manutenzioni pluriennale e quello di valorizzazione da un punto di vista naturalistico e faunistico: ad esempio, prevediamo di organizzare visite per scuole e privati alla scoperta degli animali che vivono nel parco, come pipistrelli, volatili e uccelli notturni Poi vorremmo produrre un testo che racconti la storia e la composizione del giardino».
In previsione ci sono anche visite del cantiere una volta a settimana, con itinerari guidati per spiegare il restauro in corso. «Il parco verrebbe chiuso solo per brevissimi periodi, in caso di lavori specifici, ma mai più di una settimana consecutiva. L’intervento inizierebbe a febbraio 2023».
Per quanto riguarda la valorizzazione, l’intenzione è quella di creare un`applicazione per smartphone che permetterà di consultare informazioni sul parco, anche di tipo storico, e di sperimentarlo attraverso un itinerario di tipo musicale, con autori di quell’epoca come Gioacchino Rossini.
«Nel finanziamento rientrerebbe anche l’installazione dell’asta di 51 metri con il tricolore più grande del mondo – conclude Boglione – La posa della prima pietra probabilmente avverrà i120 settembre, quando il ministro Brunetta sarà a Santena per ritirare il premio Cavour e, forse, ci troveremo alla vigilia dell’apertura della Scuola di amministrazione».