Museo. Taglio del nastro al primo piano della Torre Viscontea con soffitti a cassettoni, stemmi e ghirlande funebri di Cavour
SANTENA Taglio del nastro per il restaurato primo piano della Torre Viscontea. Ha svelato i suoi soffitti a cassettoni, gli stemmi, le corone che accompagnarono il funerale di Cavour e il ramo d`ulivo donato da Mussolini per celebrare la finna dei Patti Lateranensi del 1929. Martedì, al termine delle celebrazioni per il 162° anniversario della morte del grande statista, la vicesindaco di Torino, Michela Favaro, ha inaugurato la Sala delle Corone, dopo il restauro effettuato nei mesi scorsi; insieme a lei, il sindaco Roberto Ghio, l'assessore regionale Andrea Tronzano, il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, il presidente della Fondazione Cavour, Marco Boglione, e il direttore Marco Fasano. D'ora in avanti farà parte del percorso di visita del Museo Cavouriano. La Torre rappresenta l'unico resto del castello quattrocentesco dei marchesi Vana di Baiard, detto il castellazzo, demolito nel 1708. Nella Sala delle Corone sono conservate le corone ferree che alcune città italiane portarono nel 1886 per il 25° anniversario della morte di Cavour, ma anche diverse corone che accompagnarono il funerale. Lì si trova il ramo d`ulivo di Mussolini. Nell'altra sala è presente un grande camino, aggiunto durante i restauri ottocenteschi, che reca sulla cappa il dipinto dello stemma dei Benso (tre conchiglie che ricordano tre esponenti della famiglia che avevano partecipato alle crociate) e il loro motto in tedesco "Gott will reicht". È sormontato dalla figura di un pellegrino, che porta un vessillo con la scritta "Militia et Peregrinatio". Le due scritte sono riprese nel soffitto in legno a cassettoni, anch`esso frutto dei restauri di fine Ottocento, mentre sui muri viene riportato un altro motto: "Pax".