Era in una discarica la pietra tombale della Castiglione

24 Gennaio 2021

Ritrovata la lapide della contessa che fu “agente segreto” del cugino Cavour. Soria l’aveva portata a Torino dal cimitero Père-Lachaise, poi era sparita

È ricomparsa dopo oltre vent’anni la lapide di Virginia Oldoini Verasis, femme fatale del Risorgimento meglio conosciuta come la Contessa di Castiglione. È quasi un giallo quello che si cela dietro al ritrovamento della sua pietra tombale, avvenuto giovedì nella campagna di Alpignano, nel terreno ridotto a discarica di un’azienda edile che lì aveva avuto la sua sede. È grazie alla Fondazione Cavour se si è potuto scrivere la parola fine a una vicenda iniziata nel 1999, quando l’allora patron del Premio Grinzane Giuliano Soria l’aveva portata a Torino, in vista del centenario della morte della nobil donna, avvenuta a Parigi all’età di 62 anni (era nata a Firenze da una nobile famiglia di Spezia nel 1837). Proprio nel cimitero Père-Lachaise, della capitale francese, Virginia, che su mandato del cugino Camillo Cavour aveva sedotto Napoleone III, convincendolo a scendere in guerra a fianco del Piemonte, era stata sepolta. Di lì l’idea di Soria di portarne la lapide originale in Italia, promettendo di restaurarla.

In realtà questa è rimasta per anni nella sede del Grinzane in via Montebello: poi le vicende giudiziarie avviate nel 2009 hanno fatto il resto. Del cenotafio della povera Oldoini, entrato a fare parte dei beni in liquidazione del Premio – nell’ambito del processo che nel 2016 ha portato alla condanna a 6 anni e 8 mesi di Soria, deceduto tre anni dopo – si erano perse le tracce. Si viene ora a sapere che una ditta incaricata di realizzare i lavori nel palazzo a pochi metri dalla Mole l’aveva portata nel deposito in aperta campagna, dove tre giorni fa è stata individuata tra i rifiuti industriali, mettendola così in salvo.

«Non sappiamo esattamente per quale motivo Soria abbia voluto portare la lapide della contessa di Castiglione a Torino – dice il presidente della Fondazione Cavour Marco Boglione – Si suppone che l’abbia fatto per un’operazione di marketing finalizzato alla promozione del Premio, attività in cui eccelleva. Grazie al nostro direttore Marco Fasano abbiamo saputo dove si trovava, per poi prelevarla nei giorni scorsi con l’autorizzazione del curatore fallimentare del Premio Enrico Stasi. Presto, attraverso l’ambasciata, prenderemo contatti con il ministero della cultura francese, per capire se desiderano che la lapide sia loro restituita».

Questa si trova ora nel cortile del Castello di Santena, di fronte alla Sala Diplomatica e non lontano dal futuro “Memoriale Cavour”, «uno spazio storico che inaugureremo prima del 6 giugno, quando ricorreranno i 160 anni dalla morte dello statista, a pochi mesi dallo stesso anniversario, che cade quest’anno, per l’Unità d’Italia – dice Fasano –. Il Memoriale potrebbe essere la sede ideale per la lapide, se i francesi non ce la chiederanno indietro o se, come anche auspichiamo, ce la lasceranno in custodia».

Didascalie: Virginia. La Contessa di Castiglione, ovvero Virginia Oldoini, nacque a Firenze nel 1827 e morì a Parigi nel 1899. Cugina di Cavour, fu amante tra gli altri di Napoleone III. A sinistra, la sua pietra tombale, ritrovata ad Alpignano.



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