Castiglione, c’è la lapide della contessa

24 Gennaio 2021

TORINO – La pietra sepolcrale della contessa di Castiglione, femme fatale del Risorgimento, rispunta dopo vent`anni. Era data per dispersa, ma- secondo quanto ha ricostruito l`Ansa – è stata ritrovata grazie al lavoro di ricerca della Fondazione Cavour, presieduta da Marco Boglione. Era tra i reperti della liquidazione del vecchio Premio Grinzane Cavour. Il suo patron Giuliano Soria l’aveva portata a Torino nel 1999 – in occasione del centenario della morte della contessa – dal cimitero Père-Lachaise di Parigi, dove era stata sostituita con una copia, con l`accordo di provvedere, a proprie spese, al restauro. La pietra, arrivata a Torino, non poté essere restaurata poiché Soria, morto nel 2019, fu implicato in gravi vicende giudiziarie. L’istituzione da lui presieduta fu messa in liquidazione. La lapide fu, quindi, abbandonata nel deposito di un`impresa edile che, nel frattempo, aveva cessato la sua attività. Considerata una delle donne più affascinanti della sua epoca, capelli biondi, occhi azzurri, slanciata, Virginia Oldoini, era cugina di Camillo Benso Conte di Cavour. A soli 17 anni sposò Francesco Verasis Asinari, conte di Costigliole d’Asti, matrimonio che durò formalmente una dozzina di anni. Fu Cavour – si racconta – a chiederle di sedurre Napoleone BI per convincerlo a sostenere l’alleanza franco-piemontese. In una lettera al conte Luigi Cibrario – che la Fondazione conserva- Cavour dice di avere promesso alla bellissima contessa che, se la «missione» fosse andata a buon fine, avrebbe dato a suo padre il titolo di segretario a San Pietroburgo. «La lapide è stata ritrovata nella campagna di Alpignano, in un pezzo di terra di proprietà di un impresario edile che aveva fatto dei lavori in via Montebello, dove aveva sede la Fondazione Grinzane Cavour. Era piena di muschio, in mezzo ai rifiuti. Una vicenda incredibile, al cui esito hanno contribuito in tanti», spiega il direttore della Fondazione Cavour, Marco Fasano. «Sofia voleva fare un’operazione culturale e di marketing. Parigi non aveva più chiesto quella lapide», spiega Boglione. La Fondazione Cavour che della contessa conserva pezzi importanti, come uno scrigno portagioie – contatterà al più presto, tramite vie diplomatiche, il Ministère de la Culture francese per concordare la destinazione finale della lapide, ora in un`area dedicata all`interno del parco cavouriano di Santena (Torino), in prossimità della prestigiosa Sala diplomatica del Castello. Boglione racconta che la Fonda7ione Cavour ha in programma per il 17 marzo, in occasione dei 160 anni dell`Unità d’Italia, l’inaugurazione del Memoriale di Cavour. E proprio lì potrebbe trovare posto, se la Francia sarà d`accordo, la lapide della contessa di Castiglione. Il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini ha già annunciato che chiederà il prestito della lapide – la contessa aveva origini spezzine – per esporla in una mostra, in corso di allestimento alla Palazzina delle Arti, nella quale sarà presentata la sua storia, il suo profilo, la sua modernità e tutti gli oggetti, le lettere e il salotto che le sono appartenuti.



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