Una collaborazione
enogastronomica
legata anche al riso
Cultura, storia ed enogastronomia
sono state
protagoniste della serata
di lunedì 17, promossa al
castello per ricordare il personaggio
di Camillo Benso
conte di Cavour, politico, innovatore
e agricoltore.
Per omaggiare la figura del
celebre statista, nella sala
delle maschere, oltre ai vini
dell`enoteca regionale, c’era
un ospite d’eccezione: l’asparago
di Santena e delle terre
del Pianalto. La popolarità
del prodotto è strettamente
legata al lavoro che fece Camillo
Benso, che non sviluppò
la sua attività di agricoltore
solo nelle Langhe e nel
Vercellese, dove, con il canale
Cavour permise di aumentare
la produttività del riso.
L’incontro non ha solo
consolidato l`unione tra aree
che condividono parte della
propria storia grazie a Cavour,
ma ha anche dato
l’occasione per aprire la campagna
dell’ortaggio che Gino
Anchisi, presidente dell`associazione
Amici della fondazione
Cavour di Santena, ha
definito come «il re della tavola
di primavera».
Oltre agli asparagi e ai vini,
hanno arricchito la tavola le
uova, la varietà di riso Gran
Cavour e la nocciola Piemonte
Igp. Alla serata, oltre a Gino
Anchisi, ha preso parte
anche il presidente dell`Enoteca
regionale Roberto Bodrito
che ha sottolineato la
necessità di ricordare le parole
cavouriane per non dimenticare
il passato e costruire
il presente guardando
sempre al futuro senza
dimenticare il peso della responsabilità
che ciascuno ha
nei confronti del territorio.
«Dobbiamo mantenere al
centro enogastronomia, storia
e cultura senza preoccuparci
delle distanze e cercando
di creare una rete. Cavour
è stato un innovatore in ambito
agricolo e ancora oggi
servono la stessa forza e lo
stesso coraggio per far fronte
ai problemi che si devono
continuamente affrontare»,
ha spiegato Bodrito, ringraziando
per la collaborazione
che si sta creando i sindaci di
Alba, Grinzane e Santena,
Carlo Bo, Gianfranco Garau e
Roberto Ghio, e il presidente
della fondazione Cavour di
Santena Marco Boglione.