Il ministro Brunetta presenta la scuola Sna a Villa Cavour. E dal 2024 Cascina Nuova diventerà il suo campus
SANTENA – Ora ci sono la data di apertura e il progetto per la sede definitiva: dal 21 settembre Villa Cavour sarà sede della nuova Scuola Nazionale di Amministrazione Pubblica, il luogo dove lo Stato forma i suoi dirigenti. Non solo: tra due anni e mezzo la Sna sarà nella attigua Cascina Nuova: in questi giorni è stato svelato lo studio di fattibilità per la ristrutturazione. Renato Brunetta, ministro alla Pubblica Amministrazione, verrà a Santena giovedì 17 marzo per presentare tutta l'operazione.
Martedì il presidente della Fondazione Cavour, Marco Boglione, e il direttore e vicepresidente Marco Fasano sono volati a Roma proprio per incontrare Brunetta, il capo dipartimento della funzione pubblica, Marcello Fiori, la presidente e il segretario generale della Sna, Paola Severino e Fortunato Lambiase. Alla riunione erano presenti anche i rettori dell'Università e del Politecnico di Torino, Stefano Geuna e Guido Saracco, e in collegamento la vicesindaca di Torino, Michela Favaro, e Gian Luca Vignale, capo di gabinetto del presidente della Regione. «In pochi mesi stiamo avverando un sogno – esordisce il ministro Brunetta – Quello di veder nascere nel complesso cavouriano il polo del Nord-Ovest della Sna, dove formare una classe dirigente pubblica "europea", in sinergia con le istituzioni del territorio, il mondo universitario e il sistema delle imprese».
Il ministro pone l'accento proprio sul carattere innovativo del progetto santenese; che martedì ha ricevuto il via libera definitivo: «Inauguriamo un metodo che contiamo di replicare all'Aquila, per la Sna del Centro Italia, e nelle altri sedi che affiancheranno quella storica della Reggia di Caserta, che diventerà, a sua volta, punto di riferimento per il Sud. Il metodo consiste nell'individuare un sito, nel trovare persone di qualità che lo gestiscano e nel costruire partnership con le istituzioni del territorio, anche accademiche». È quanto sta accadendo per la sede all'interno del complesso cavouriano. «Qui la combinazione è stata particolarmente fortunata – sottolinea la presidente Severino – Stiamo mettendo insieme le competenze delle imprese e del sistema delle università per l'alta formazione della dirigenza di ministeri, regioni ed enti locali».
Il coinvolgimento di Università e Politecnico permetterà infatti di organizzare corsi che vedranno in cattedra docenti di entrambi gli atenei, a cui potranno affiancarsi anche esperti e professionisti del mondo imprenditoriale piemontese. «Avremo un primo momento ufficiale di presentazione nel pomeriggio del 17 marzo, con un convegno sulla pubblica amministrazione in cui si parlerà anche del futuro di Santena – fa sapere il direttore Fasano Parteciperanno il ministro Brunetta, i rettori delle due università, la presidente Severino e il presidente della Compagnia di San Paolo, Francesco Profumo». I corsi inizieranno dal 21 settembre e, in una prima fase, si terranno negli spazi esistenti del complesso cavouriano. «Finché non sarà pronta Cascina Nuova, potremo ospitare un massimo di cento persone per volta – spiega Fasano – Ciascun corso potrà durare fra gli 8 e i 10 giorni. Uno dei primi in programma potrebbe essere dedicato alla formazione dei dipendenti pubblici sul tema del Pnrr. In questo periodo la Regione sta raccogliendo le istanze dai vari enti, così da stilare un calendario. Le lezioni a Santena saranno rivolte ai dipendenti che lavorano nel Nord Ovest». Nella seconda fase, tra 27 mesi, la Sna potrà allargarsi nella Cascina Nuova, al fondo del parco storico verso la circonvallazione, che nel frattempo verrà ristrutturata. «Con quel complesso potremo ospitare fino a 400 persone contemporaneamente. Questo percorso di crescita graduale ci permetterà di lavorare al meglio sul sistema di accoglienza». Lo studio di fattibilità per la trasformazione della cascina in campus universitario è stato presentato in questi giorni dagli architetti dello Studio Baietto Battiato Bianco di Torino. La spesa stimata è di 6 milioni di euro, con Regione e Ministero che si sono impegnati a contribuire. All`interno del complesso ottocentesco saranno ricavate 16 aule didattiche, 2 sale polivalenti, uffici, caffetteria, spazi collettivi, bookstore, aula magna e foresteria.