"I pranzi in famiglia"

La presentazione della sala, riquadrata a stucco con l’inserimento dei dipinti nelle specchiature predisposte, risale al 1884, data del preventivo per il lavoro presentato da Francesco Cavalla, pittore e decoratore che opera a Santena per tutto il periodo del nuovo allestimento.
Il progetto grafico allegato al preventivo viene corretto da Giuseppina Alfieri che modifica l’impianto in stile Louis XV semplificando l’andamento delle cornici; la stessa marchesa ripropone il tema della Caccia nella Sala da pranzo, sistemando le dodici tele con gli Animali in posa dipinti da Angelo Maria Crivelli detto “Il Crivellone” e Giovanni Crivelli detto “Il Crivellino”.

L’aspetto rinnovato della Sala da pranzo, soprattutto per la presenza dei quadri, doveva essere particolarmente gradito alla marchesa, poiché dalla ricerca documentaria finora condotta parrebbe possibile dedurre che solo pochi anni prima, lo stesso Cavalla vi aveva realizzato lavori di tinteggiatura, di tappezzeria alle pareti con “carta a foggia di cuoio”, di riquadramento con alta zoccolatura “finto legno vecchio verniciato”.

Il nuovo intervento nella sala a così breve distanza di tempo parrebbe giustificato soltanto con l’acquisizione delle tele, la cui provenienza finora non è stata accertata, ma la cui destinazione nella Sala da pranzo della residenza di Santena fu sicuramente progettata con determinazione e per trasferimento da un luogo diverso, avendo rilevato in occasione del recente restauro che tutti i quadri hanno subito notevoli modifiche di dimensione per essere adattati al nuovo allestimento.
Si tratta di un revival di gusto per quel genere di pittura, gusto che si era imposto in Piemonte a partire dal quarto decennio del Settecento e che si ripropone nel corso del XIX secolo, dopo l’interruzione di epoca napoleonica, le conseguenti destrutturazioni di arredo e la messa a disposizione sul mercato di intere collezioni.