camera da letto marchesa de sales

Il castello Cavour conserva una campionatura completa di lacche, porcellane e vasi in cartapesta, carte da parati, compresa la trasposizione nei ricami per i mobili del Salone delle cacce. E’ un nucleo che documenta l’intreccio tra famiglie nobili, ugualmente attente ad un gusto ben orientato. La tipologia della camera con il letto, realizzata in ricamo a bandera o in seta dipinta, dimostra che si trattava di un vero e proprio status symbol. Il letto del castello Cavour si distingue dagli esempi citati per essere dipinto su seta e non ricamato, quindi anche più raro. Si era scelto, dal repertorio dell’esotismo, il motivo dominante del treppiede rosso lacca per il vaso, inserito al centro della testiera, decorato da una triplice scena, un cinese presso una pagoda, altro intento a scrivere appoggiato ad un leggio, altro seduto su di un tronco e altro che pesca. Varianti dello stesso vaso, arricchite da uccelli, fiori e farfalle, si ritrovano nei cortinaggi e nella pedana, mentre la parte superiore del baldacchino e la coperta presentano un decoro in cui sono protagonisti due uccelli del Paradiso disposti a cerchio, circondati da rami fioriti, riuniti da nastri azzurri.

TAVOLINO DI PALISSANDRO E AVORIO (1739)

Il tavolino in legno di palissandro e avorio, 1739, di Pietro Piffetti è uno degli oggetti più pregiati della collezione santese.

Esposto alla Mostra del Barocco del 1963, reca gli stemmi uniti Rehbinder e Piossasco chiusi dal collare dell’Annunziata e sostenuti da putti allegorici e da stendardi, indissolubilmente legato alla cronologia del matrimonio.

CAMERA DA TOILETTE

Nel giugno 1773 risulta una quietanza al pittore Francesco Rebaudengo, pagato L. 166,3 per lavori di pittura. Il Rebaudengo era quotato nel genere del paesaggio cinese e i motivi che troviamo a Santena (ramage fioriti con peonie, uccelli, piante lacustri, rocce) sono gli stessi di alcuni suoi lavori per Palazzo Chiablese.

Nell’adiacente camera da toilette possiamo ammirare arredi settecenteschi di provenienza francese, il camino e la specchiera in stile Luigi XVI. Alla parete un ritratto della Marchesa Pallavicino Mosso, morta nel 1982, ultima erede delle famiglie Benso, Visconti Venosta, Lascaris, dipinto dal ritrattista livornese Vittorio Corcos.