Cronologia Cavouriana

1851

21-23 gennaio, martedì-giovedì: discorsi alla Camera sul trattato di commercio con la Francia;

24 gennaio, venerdì: firma un trattato di commercio con il Belgio;

1° febbraio, sabato: pranza al circolo del Whist;

9 febbraio, domenica: pranza al circolo del Whist;

10 febbraio, lunedì: pranza al circolo del Whist;

14 febbraio, venerdì: pranza al circolo del Whist;

27 febbraio, giovedì: firma un trattato di commercio e navigazione con la Gran Bretagna.

20 marzo, giovedì: matrimonio della nipote Giuseppina, secondogenita di Gustavo, con Carlo Alfieri di Sostegno, conte di Magliano;

14-15 aprile, lunedì-martedì: discorsi alla Camera sui trattati di commercio con Belgio e Gran Bretagna;

16 aprile, mercoledì: scriva ad Alexandre de Talleyrand-Périgord;

19 aprile, sabato: dopo le dimissioni di Giovanni Nigra, assume anche il Ministero delle Finanze;

20 maggio, martedì: firma un trattato di commercio con lo Zollverein (Unione doganale tedesca);

19 giugno-22 luglio: per mezzo del conte Ottavio di Revel tratta e conclude un prestito con la Banca Hambros di Londra;

24 giugno, martedì: firma un trattato di commercio con i Paesi Bassi;

18 luglio, venerdì: discorso alla Camera sul progetto di legge relativo a modificazioni degli statuti della Banca Nazionale.

1852

5 febbraio, giovedì: discorso alla Camera sul progetto di legge relativo a modificazioni della legge sulla stampa: prima manifestazione del «connubio» con il centro-sinistra di Rattazzi;

14 febbraio, sabato: Cavour firma un nuovo trattato di commercio con la Francia;

16 maggio, domenica: dimissioni del Ministero d’Azeglio;

22 maggio, sabato: formazione del secondo Ministero d’Azeglio, con esclusione di Cavour e Farini;

27 giugno, domenica: Cavour è nominato presidente della Società di economia politica;

luglio: viaggio in Inghilterra;

10 agosto, martedì: compie quarantadue anni;

30 agosto, lunedì: arriva a Parigi;

15 ottobre, venerdì: ritorna a Torino;

4 novembre, giovedì: formazione del primo Ministero Cavour, in cui assume la Presidenza del Consiglio, e i due portafogli delle Finanze e dell’Agricoltura e Commercio;

16 dicembre, giovedì: discorso in Senato sul progetto di legge relativo al matrimonio civile.

1853

18 ottobre, martedì: dimostrazione contro Cavour per il caro-prezzo del pane;

27 ottobre, giovedì: rimpasto ministeriale: Rattazzi sostituisce Boncompagni come Guardasigilli;

20 novembre, domenica: scioglimento della Camera;

8 dicembre, giovedì: nelle elezioni per la V legislatura è eletto nel collegio di Torino 1°;

19 dicembre, lunedì: apertura della V legislatura;

26 dicembre, lunedì: con altri ministri partecipa alla corsa di prova sulla linea ferroviaria Torino-Genova.

1854

27 marzo, lunedì: Francia e Gran Bretagna dichiarano guerra alla Russia;

10 aprile, lunedì: Trattato di alleanza franco-britannico;

19 aprile, mercoledì: il Consiglio dei Ministri respinge la proposta di Cavour di aderire al trattato franco-britannico e di partecipare alla guerra;

28 aprile, venerdì: da Torino scrive a Nathan Meyer Rothschild e Figli;

29 aprile, sabato: da Torino scrive a Giacomo Cevasco;

30 aprile, domenica: scrive a Charles Laffitte;

1855

7-8 gennaio, domenica-lunedì: contrasti nel Ministero per l’adesione all’alleanza anglo-francese. Dimissioni di Dabormida da ministro degli Esteri: Cavour assume ad interim il dicastero;

10 gennaio, mercoledì: firma il protocollo di adesione all’alleanza anglo-francese;

26 gennaio, venerdì: firma le convenzioni di alleanza, militare e finanziaria, con Francia e Gran Bretagna;

6 febbraio, martedì: discorso alla Camera sul trattato di alleanza e sull’intervento piemontese in Crimea;

17 febbraio, sabato: discorso alla Camera sul progetto di legge relativo alla soppressione di comunità religiose;

23 febbraio, venerdì: discorso alla Camera sul progetto di legge relativo alla soppressione di comunità religiose;

2 marzo, venerdì: discorso in Senato sul trattato di alleanza e sull’intervento;

7 aprile, sabato: scrive a Salvatore Pes di Villamarina;

8 aprile, domenica: da Torino scrive a Charles Viale;

25 aprile, mercoledì: discorso in Senato sulla soppressione di comunità religiose;

26 aprile, giovedì: dimissioni del ministero Cavour per le proposte dell’episcopato contro la soppressione di comunità religiose. Il generale Giacomo Durando è incaricato di formare un nuovo governo;

3 maggio, giovedì: fallito il tentativo Durando, il ministro Cavour resta in carica;

9 maggio, mercoledì: altro discorso in Senato sulla legge di soppressione di comunità religiose;

22 maggio, martedì: altro discorso in Senato sulla legge di soppressione di comunità religiose;

29 maggio, martedì: promulgazione della legge di soppressione di comunità religiose;

31 maggio, giovedì: ricomposizione del ministero Cavour. Il conte Cibrario assume il portafogli degli Esteri;

10 agosto, venerdì: compie quarantacinque anni;

12 agosto, domenica: Hudson va a trovarlo a Santena con il colonnello Percy;

14 agosto, martedì: scrive ad Alfonso La Marmora;

20 novembre, martedì: parte con Massimo d’Azeglio per Lione;

22 novembre, giovedì: a Lione si unisce al seguito del re per la visita a Parigi e Londra;

30 novembre, venerdì: arrivo col re a Londra;

6 dicembre, giovedì: partenza col re da Londra per Parigi. Napoleone III lo invita a mandargli una memoria sulla questione italiana;

11 dicembre, martedì: ritorno a Torino.

1856

9 febbraio, sabato: è nominato primo plenipotenziario piemontese al Congresso di Parigi per la questione d’Oriente;

15 febbraio, venerdì: arriva a Parigi per i lavori del Congresso;

10 marzo, lunedì: informa Rattazzi dell’arrivo di Minghetti a Parigi;

28 marzo, venerdì: da Parigi scrive ad Arese, a Emanuele d’Azeglio e a Cibrario;

30 marzo, domenica: firma del Trattato di Parigi;

3 aprile, giovedì: visita Lady Holland; al mattino colloquio con Orloff; cena con il signor de Parieu;

4 aprile, venerdì: cena con Rothschild. Ballo dal conte Hatzfeld;

8 aprile, martedì: nel Congresso si parla della questione italiana;

11 aprile, venerdì: incontra Lord Clarendon;

12 aprile, sabato: pranza con Napoleone III, incontra Giorgio Pallavicino Trivulzio e scrive a Rattazzi;

13 aprile, domenica; da Parigi scrive ad Alfonso Ferrero della Marmora;

14 aprile, lunedì: cena all’Hotel de Ville e visita al re di Westfalia, Jérôme Bonaparte;

16 aprile, mercoledì: chiusura del Congresso. Colloquio con Lord Clarendon, ministro degli Esteri britannico;

17 aprile, giovedì: va a Londra per importanti colloqui politici;

18 aprile, venerdì: a Londra pernotta al Cobourg Hotel;

19 aprile, sabato: a Londra pernotta al Cobourg Hotel;

20 aprile, domenica: a Londra pernotta al Cobourg Hotel;

21 aprile, lunedì: a Londra pernotta al Cobourg Hotel;

22 aprile, martedì: a Londra pernotta al Cobourg Hotel;

23 aprile, mercoledì: a Londra pernotta al Cobourg Hotel;

24 aprile, giovedì: a Londra pernotta al Cobourg Hotel;

25 aprile, venerdì: a Londra pernotta al Cobourg Hotel;

28 aprile, lunedì: pernotta all’Hôtel de la Poste di Chambéry;

29 aprile, martedì: ritorna a Torino. È insignito del Collare dell’Annunziata;

4 maggio, domenica: assume il portafogli degli Esteri dopo le dimissioni di Cibrario;

6 maggio, martedì: discorso alla Camera sul Congresso di Parigi;

1° agosto, venerdì: da Baveno scrive a La Marmora, Rattazzi e a Teodoro di Santa Rosa;

2 agosto, sabato: da Baveno scrive a Giuseppina Benso e a Gautieri;

12 settembre, venerdì: inizia i contatti col La Farina, segretario della Società Nazionale.

1857

15 gennaio, giovedì: discorso alla Camera sull’atteggiamento del ministero negli affari d’Italia;

14 marzo, sabato: discorso alla Camera sul progetto di legge relativo alle fortificazioni di Alessandria;

29 aprile, mercoledì: discorso alla Camera sul trasferimento della marina militare da Genova nel golfo di Spezia;

3 giugno, mercoledì: discorso alla Camera sul progetto di legge per il traforo del Moncenisio;

31 agosto, lunedì: partecipa a Modane all’inaugurazione ufficiale dei lavori per il traforo del Moncenisio (galleria del Fréjus);

8 novembre, domenica: fa un secondo testamento nominando erede universale il nipote Ainardo;

15 novembre, domenica: nelle elezioni per la VI legislatura è eletto a Torino 1 e sconfitto ad Annecy;

14 dicembre, lunedì: apertura della VI legislatura;

30 dicembre, mercoledì: discorso alla Camera sull’intervento del clero nelle ultime elezioni.

1858

13 gennaio, mercoledì: assume il portafogli dell’Interno dopo le dimissioni di Rattazzi e cede quello delle Finanze a Lanza;

14 gennaio, giovedì: attentato Orsini contro Napoleone III;

20 gennaio, mercoledì: pranza al circolo del Whist;

17 febbraio, mercoledì: presenta alla Camera un progetto di legge per la punizione dei reati contro la vita dei sovrani stranieri e la riforma del giurì per i reati di stampa;

19 aprile, lunedì: discorso alla Camera sul progetto precedente;

19-20 maggio, mercoledì-giovedì: discorsi alla Camera per un prestito di 40 milioni;

11 luglio, domenica: parte da Torino per un viaggio in Svizzera passando per la Savoia;

17 luglio, sabato: dimostrazione di simpatia a Ginevra;

18 luglio, domenica: parte per Plombières;

21 luglio, mercoledì: a Plombières incontra Napoleone III dalle 11 alle 15 e successivamente dalle 16 alle 19 andando in “phaeton” a La Chaudeau, nei pressi della cittadina termale;

22 luglio, giovedì: parte da Plombières per Strasburgo, Baden, Basilea, Colca e Locarno;

24 luglio, sabato: da Baden scrive a Vittorio Emanuele II riassumendo i temi dei colloqui con Napoleone III;

10 agosto, martedì: compie quarantotto anni;

20 dicembre, lunedì: colloquio con Garibaldi a Torino.

1859

10 gennaio, lunedì: discorso della Corona: il «grido di dolore»;

16 gennaio, domenica: arrivano a Torino il principe Napoleone e il generale Niel in missione ufficiale;

23 gennaio, domenica: conclude con i due inviati francesi un trattato di alleanza difensiva fra Piemonte e Francia e relative convenzioni, militare e finanziaria, firmati dai due sovrani il 26 e il 29; 

30 gennaio, domenica: matrimonio della principessa Clotilde di Savoia col principe Napoleone;

9 febbraio, mercoledì: discorso alla Camera su un prestito di 50 milioni;

2 marzo, mercoledì: colloqui con Garibaldi;

17 marzo, giovedì: controfirma i decreti di istituzione dei «Cacciatori delle Alpi» e di nomina di Garibaldi a loro comandante come maggior generale sardo;

24 marzo, giovedì: parte per Parigi; 

26-30 marzo, sabato-mercoledì: colloqui con Napoleone III sul Congresso e sulle proposte di disarmo;

1° aprile, venerdì: ritorna a Torino. Dimostrazione sotto il suo palazzo a favore della guerra;

23 aprile, sabato: propone alla Camera di conferire al re i pieni poteri per la durata della guerra. Poco dopo riceve l’ultimatum austriaco;

26 aprile, martedì: respinge l’ultimatum;

29 aprile: gli Austriaci invadono la Lomellina;

2 maggio, lunedì: assume le funzioni di ministro della Guerra e Marina, per la partenza di La Marmora per il campo;

12 maggio, giovedì: col principe di Carignano riceve Napoleone III allo sbarco a Genova;

4 giugno, sabato: vittoria franco-sarda contro gli Austriaci a Magenta;

8 giugno, mercoledì: Napoleone III e Vittorio Emanuele II entrano trionfalmente a Milano;

9 giugno, giovedì: si reca a Milano, chiamato dal re. Colloquio con Napoleone III;

24 giugno, venerdì: battaglia di Solferino e S. Martino. Parte per il quartier generale chiamato dal re;

25 giugno, sabato(sera): arrivo a Rivoltella;

26 giugno, domenica: colloquio con Napoleone III a Cavriana;

28 giugno, martedì: rientra a Torino;

8 luglio, venerdì: a Villafranca è firmato un armistizio fino al 15 agosto;

9 luglio, sabato: parte di sua iniziativa per il campo;

10 luglio, domenica: arriva a Monzambano;

11 luglio, lunedì: al mattino, incontro di Napoleone III e di Francesco Giuseppe a Villafranca e primi accordi per la pace. Alla sera sono firmati i preliminari di pace. A mezzanotte il re comunica i preliminari a Cavour: drammatico colloquio e dimissioni;

12 luglio, martedì: colloquio animato col principe Napoleone;

15 luglio, venerdì: colloquio a Torino con Napoleone III;

19 luglio, martedì: formazione del nuovo ministero La Marmora-Rattazzi. Cavour si ritira a Leri;

24 luglio, domenica: parte per la Svizzera. Va a Ginevra presso i De La Rive;

10 agosto, mercoledì: compie quarantanove anni;

21 agosto, domenica: parte da Ginevra per Aix-les-Bains;

28 agosto, domenica: annuncia a Corio la sua partenza da Aix-les-Bains per Torino;

31 agosto, mercoledì: rientra a Torino;

1° settembre, giovedì: da Torino scrive a Émile De La Rüe, Auguste De La Rive, ringraziandolo per l’ospitalità a Presinge, e a Costantino Nigra;

4 settembre, domenica: va a San Martino Alfieri a trovare la nipote Giuseppina;

5 settembre, lunedì: da San Martino scrive a Bianca Ronzani;

6 settembre, martedì: a San Martino;

8 settembre, giovedì: da Torino scrive ad Alessandro Manzoni;

11 settembre, domenica: si ritira a Leri;

16 settembre, venerdì: da Leri scrive a Corio preannunciando l’arrivo di Giuseppe Verdi per l’indomani;

17 settembre, sabato: riceve a Leri la visita di Hudson e Giuseppe Verdi;

18 settembre, domenica: da Leri scrive a Castelli, Torelli e a uno sconosciuto;

23 settembre, venerdì: da Leri scrive a Ricasoli;

24 settembre, sabato: da Leri scrive a Dabormida rallegrandosi di averlo come inquilino del fratello Gustavo a Palazzo Cavour;

27 settembre, martedì: riceve la visita del conte Stackelberg;

28 settembre, mercoledì: da Leri scrive a Castelli e Farini;

30 settembre, venerdì: a Torino dirige i lavori della Commissione ministeriale per la nuova legge elettorale, di cui è Presidente;

2 ottobre, domenica: da Leri scrive a Cesare Cantù;

6 ottobre, giovedì: da Leri scrive a Castelli, La Farina e a Onorato Vigliani;

9 ottobre, domenica: da Leri scrive a Rigras;

11 ottobre, martedì: da Torino scrive a Émile De La Rüe;

12 ottobre, mercoledì: a Torino, pur soffrendo di un attacco di gotta, partecipa alla riunione della Commissione elaboratrice della nuova legge elettorale e scrive alla Ronzani;

14 ottobre, venerdì: invia a Camillino Corio, suo figlioccio, un pacco di dolci;

19 ottobre, mercoledì: da Leri scrive a Castelli e alla Ronzani. Guarisce dalla malattia, anche se continua a zoppicare;

21 ottobre, venerdì: da Leri scrive a Castelli, a Émile De La Rüe e a Salmour;

23 ottobre, domenica: da Leri scrive a Castelli e a Salmour;

24 ottobre, lunedì: da Leri scrive a Émile De La Rüe, Massari, Panizzi e Salvagnoli; dichiara di avere ancora problemi di salute;

25 ottobre, martedì: da Torino scrive ad Alexandre Lombard;

26 ottobre, mercoledì: scrive a Cassinis;

27 ottobre, giovedì: da Leri scrive a Pissard;

29 ottobre, sabato: a Torino per comprar cavalli. Scrive a La Marmora;

30 ottobre, domenica: riceve a Torino alle 5 e tre quarti La Farina, alle 7 e tre quarti Minghetti e alle 8 La Marmora. Scrive a Émile De La Rüe, a Beulé;

31 ottobre, lunedì: arriva di sera a Leri;

1° novembre, martedì: da Leri scrive a Torelli;

2 novembre, mercoledì: da Leri scrive a Dabormida e a Tosco;

7 novembre, lunedì: da Leri scrive a La Marmora e a Sommeiller;

9 novembre, mercoledì: da Leri scrive a un destinatario sconosciuto, a Gualterio, Massari, Oytana e a Tosco;

10 novembre, giovedì: da Leri scrive a Oldofredi Tadini e a Torelli;

11 novembre, venerdì: da Torino scrive ad Artom e a Oytana. Si svolge un Consiglio dei Ministri cui sono invitati anche Cavour, Massimo d’Azeglio e Boncompagni per la questione della reggenza del principe di Carignano nell’Italia centrale;

12 novembre, sabato: da Torino scrive a La Marmora; 

13 novembre, domenica: da Leri scrive a Boncompagni, a Elena e a Quadrio;

16 novembre, mercoledì: da Leri scrive a Pepoli;

17 novembre, giovedì: da Leri scrive a Rattazzi;

18 novembre, venerdì: da Leri scrive a Cassinis, Castelli e Oytana;

20 novembre, domenica: da Leri scrive a Oytana;

22 novembre, martedì: da Leri scrive a Nigra e Salvagnoli;

23 novembre, mercoledì: da Leri scrive a uno sconosciuto, ad Anastasie de Circourt e a La Farina;

26 novembre, sabato: da Leri scrive a Castelli e Corio;

1° dicembre, giovedì: scrive alla Ronzani;

3 dicembre, sabato: da Torino scrive a Salmour e poi parte per Leri;

4 dicembre, domenica: da Leri scrive a Carlo Alfieri di Sostegno, alla nipote Giuseppina, a Carderina, alla Castiglione e a Oytana;

7 dicembre, mercoledì: Nigra, inviato da Dabormida, arriva a Leri da Cavour;

8 dicembre, giovedì: da Leri scrive a Boncompagni, Castelli, Cugia e alla Ronzani;

9 dicembre, venerdì: da Leri scrive a Boggio;

14 dicembre, mercoledì: scrive a Nigra;

15 dicembre, giovedì: da Leri scrive a La Farina;

18 dicembre, domenica: da Leri scrive a Castelli e alla Ronzani;

20 dicembre, martedì: da Leri scrive a Corio;

23 dicembre, venerdì: appuntamento con il Re alle 8; gli viene comunicata la nomina a plenipotenziario per il Congresso europeo in preparazione, che non sarà poi riunito. Scrive da Torino a Corio;

24 dicembre, sabato: scrive a Boggio;

25 dicembre, domenica: da Torino scrive a Boncompagni, Farini e Ricasoli;

26 dicembre, lunedì: da Torino scrive ad Arrivabene, Dabormida, Dondero, Favre, Mongeot, Santa Rosa e Scala;

28 dicembre, mercoledì: pranza al circolo del Whist e d scrive a D’Azeglio e Marliani;

29 dicembre, giovedì: da Torino scrive a Farini;

30 dicembre, venerdì: da Torino scrive a Boncompagni, Ferraris, Gualterio, Ricci e Vigliani;

31 dicembre, sabato: da Torino, scrive a Mantellini e Parent.

1860

1° gennaio, domenica: da Torino scrive a Corio;

2 gennaio, lunedì: da Torino scrive a Farini e La Farina;

3 gennaio, martedì: da Torino scrive a Cugia, a Farini e nuovamente a Farini;

5 gennaio, giovedì: pranza al circolo del Whist;

6 gennaio, venerdì: da Torino telegrafa a Gualterio e scrive a Barbiano di Belgioioso;

7 gennaio, sabato: da Torino scrive a Belly, De La Rive e a Farini;

8 gennaio, domenica: scrive a Fanti;

9 gennaio, lunedì: decide di ritirarsi a Leri, ma da Torino scrive ad Anastasie de Circourt, Farini, Oldofredi Tadini, Pareto e Sappa;

11 gennaio, mercoledì: da Torino scrive a Boncompagni, Grimaldi Cagnes, Guglianetti e Vigliani, poi parte per Leri;

13 gennaio, venerdì: a Leri riceve la visita di Marliani e torna a Torino;

15 gennaio, domenica: scrive a Cugia e a De La Rive;

16 gennaio, lunedì: scrive a Farini e a Guglianetti; decidendo di partire per Leri. Prima di partire vengono presentate le dimissioni del ministero La Marmora-Rattazzi. Il re incarica Cavour di formare il nuovo ministero;

17 gennaio, martedì: scrive a Elena e a Niccolini;

18 gennaio, mercoledì: scrive a Farini; il Re viene salassato;

19 gennaio, giovedì: da Torino scrive a D’Azeglio;

20 gennaio, venerdì: entra in carica il nuovo ministero Cavour, in cui egli assume la Presidenza, gli Esteri e l’interim dell’Interno. Scrive alle Legazioni Sarde/Ricasoli/Farini, a Massimo d’Azeglio e a Farini; incontra Cialdini alle 8;

21 gennaio, sabato: scrive a Cadorna, Elena e Lanza;

22 gennaio, domenica: scrive a Luigi di Belgioioso, Depretis, Mamiani, Marliani e Torrigiani;

23 gennaio, lunedì: scrive a Spinola, Massimo d’Azeglio, Des Ambrois, di nuovo a Des Ambrois e a Pettinengo;

24 gennaio, martedì: da Torino scrive a Emanuele d’Azeglio, Elena, Jacini e Pantaleoni;

25 gennaio, mercoledì: da Torino scrive a Farini, Napoleone Girolamo Bonaparte e Durando;

26 gennaio, giovedì: scrive a Villamarina, Maestri e D’Azeglio;

27 gennaio, venerdì: da Torino scrive a Des Ambrois, Farini, alle Legazioni sarde, a Montezemolo e a Ricasoli/Farini;

28 gennaio, sabato: scrive a Emanuele d’Azeglio, Durio, Des Ambrois, Serra e di nuovo a Serra;

29 gennaio, domenica: scrive a Durio e Notta;

30 gennaio, lunedì: scrive a Des Ambrois, a Farini, di nuovo a Farini, a La Farina, a Torelli, a Marliani, a Saredo e a Strambio;

31 gennaio, martedì: da Torino scrive ad Arese, Carafa e Kinnaird;

1° febbraio, mercoledì: da Torino scrive a Farini, Des Ambrois, altre due volte a Farini, a Ricasoli e a Guell y Ruente;

2 febbraio, giovedì: da Torino scrive a Guy, Ricasoli e Spinola;

3 febbraio, venerdì: scrive a Emanuele d’Azeglio, Farini, Ricasoli, di nuovo a Farini, Pietri e Vecchi;

4 febbraio, sabato: da Torino scrive a Napoleone Girolamo Bonaparte, Lullin, Nigra ePepoli;

5 febbraio, domenica: scrive a Des Ambrois, Paleocapa, Sauli d’Igliano; cena con i commissari toscani;

15-27 febbraio, martedì-domenica: visita ufficiale a Milano, Bergamo e Brescia;

18 marzo, domenica: assume il portafoglio della Marina, distaccato dal ministero della Guerra;

18 e 22 marzo, domenica e giovedì: controfirma i decreti di annessione dell’Emilia e della Toscana;

24 marzo, sabato: firma il trattato pubblico di cessione di Nizza e Savoia alla Francia. Il Farini entra in carica come ministro dell’Interno;

25 marzo, domenica: nelle elezioni per la VII legislatura è eletto nei collegi di Torino 1, Milano 1, Genova 2, Firenze 2, Bologna, Brescia, Vercelli e Intra. Opta per Torino;

2 aprile, lunedì: apertura della VII legislatura con l’intervento dei deputati di Lombardia e dell’Italia centrale;

16 aprile, lunedì: visita ufficiale col re a Firenze. Vivace scontro col re;

17 aprile, martedì: chiama Farini a sostituirlo presso il re;

21-22 aprile, sabato-domenica: sosta a Genova e ritorno a Torino;

2 maggio, mercoledì: visita ufficiale col re a Bologna;

5 maggio, sabato: ritorna a Torino;

6 maggio, domenica: partenza dei Mille da Quarto;

26 maggio, sabato: discorso alla Camera per il trattato di cessione di Nizza e Savoia;

27 maggio, domenica: Garibaldi entra in Palermo;

17 luglio-10 agosto, martedì: tratta con gli inviati napoletani, Manna e Winspeare;

agosto: tenta di provocare un movimento nazionale a Napoli prima dell’arrivo di Garibaldi;

19 agosto, domenica: sbarco di Garibaldi in Calabria;

7 settembre, venerdì: Garibaldi entra in Napoli;

11 settembre, martedì: ordina al generale Fanti di entrare nelle Marche e nell’Umbria;

18 settembre, martedì: vittoria di Castelfidardo;

29 settembre, sabato: presa di Ancona;

2 ottobre, martedì: battaglia del Volturno tra garibaldini e borbonici. Cavour presenta alla Camera il progetto di legge per l’accettazione per decreto reale delle annessioni allo Stato di altre province italiane;

11 ottobre, giovedì: discorso alla Camera sul progetto presentato il 2 ottobre;

15 ottobre, lunedì: Vittorio Emanuele varca il confine napoletano;

21-22 ottobre, domenica-lunedì: plebisciti nell’Italia meridionale e in Sicilia;

26 ottobre, venerdì: incontro a Teano tra Vittorio Emanuele e Garibaldi;

4-5 novembre, domenica-lunedì: plebisciti in Umbria e nelle Marche;

6 novembre, martedì: Ricordi Tito, Verdi Giuseppe, Botta G., Pomba Luigi, Franco Sebastiano e Giudici e Strada fu Racca scrivono a Camillo Cavour;

7 novembre, mercoledì: ingresso di Vittorio Emanuele in Napoli.

1861

10 gennaio, giovedì: pranza al circolo del Whist; scrive a Giuseppe Verdi;

27 gennaio, domenica: nelle elezioni in tutta Italia per l’VIII legislatura è eletto nei collegi di Torino 1 e Ancona. Opta per Torino;

13 febbraio, mercoledì: alle ore 18,15 avviene la resa della fortezza di Gaeta. Le artiglierie di entrambi gli schieramenti smettono le ostilità per l’entrata in vigore del cessate il fuoco a seguito della firma della capitolazione; la guarnigione fuoriesce dalla piazzaforte con l’onore delle armi;

15 febbraio, venerdì: da Milano invia un telegramma a Minghetti; secondo telegramma a Minghetti;

18 febbraio, lunedì: apertura del primo Parlamento italiano;

20 febbraio, mercoledì: da Torino manda un telegramma a Persano;

21 febbraio, giovedì: presenta in Senato il progetto di legge di un unico articolo con il quale Vittorio Emanuele assume il titolo di re d’Italia;

25 febbraio, lunedì: manda un telegramma a Bourdon de Vatry e scrive a Emanuele d’Azeglio e a Figarolo di Gropello, Hudson, Enrico della Rocca, Nigra, Eugenio di Savoia, M.me Bourdon de Vatry e Vimercati;

26 febbraio, martedì: manda un telegramma a Gropello, Eugenio di Savoia, Bajo, Vimercati, un altro a Vimercati; scrive a Gropello, Massimo di Montezemolo e a Morozzo della Rocca; in Senato, prende la parola nel dibattito sul progetto di legge di attribuzione del titolo di “Re d’Italia” a Vittorio Emanuele;

27 febbraio, mercoledì: manda un telegramma a Nigra;

28 febbraio, giovedì: manda un telegramma a Giulio di Gropello, a Genova Thaon di Revel e a Ottaviano Vimercati;

1° marzo, venerdì: da Torino manda telegrammi a Giulio di Gropello e Nigra; scrive a Emanuele d’Azeglio e a Jocteau;

2 marzo, sabato: manda un primo telegramma a Emanuele d’Azeglio, un secondo di nuovo a Emanuele d’Azeglio, a Castellinard, a Cialdini, a Nigra, a Vimercati; scrive a Emanuele d’Azeglio e a Vimercati;

4 marzo, lunedì: manda un telegramma a Cialdini, Giulio di Gropello, Jocteau, Nigra, Genova Thaon di Revel, Teccio di Bajo e Tornielli-Brusati; scrive a Nigra; alla Camera, prende la parola sulla convalida dell’elezione del conte Oldofredi Tadini;

5 marzo, martedì: manda un telegramma a Nigra, di nuovo a Nigra e a Eugenio di Savoia; scrive a Eugenio di Savoia;

6 marzo, mercoledì: da Torino manda un telegramma a Nigra, scrive a Gabriele Costa e a Nigra; alla Camera, prende la parola sulla convalida del risultato elettorale del collegio di Asti;

7 marzo, giovedì: da Torino manda telegrammi a Emanuele d’Azeglio, Giulio di Gropello, Cialdini, Massimo di Montezemolo, Nigra e a Eugenio di Savoia;

8 marzo, venerdì: da Torino manda un telegramma a Eugenio di Savoia e scrive a Emanuele d’Azeglio, Massimo di Montezemolo e a Eugenio di Savoia;

9 marzo, sabato: da Torino manda un telegramma a Nigra, Eugenio di Savoia, Teccio di Bajo,  Vimercati e scrive a Farini, a Klapka, a Rayneval e a Vimercati; alla Camera, prende la parola in merito alla procedura da seguire dopo l’avvenuta elezione di una parte dell’ufficio di presidenza;

10 marzo, domenica: da Torino manda un telegramma a Emanuele d’Azeglio, a Eugenio di Savoia e a Teccio di Bajo;

11 marzo, lunedì: manda un telegramma a Durando, Leardi e Nigra; scrive a Rayneval; alla Camera, sostiene l’urgenza della discussione del progetto di legge di attribuzione del titolo di “Re d’Italia” a Vittorio Emanuele; riprende la parola alla Camera per rispondere a un quesito del deputato Massari;

12 marzo, martedì: manda un telegramma a Nigra, Eugenio di Savoia e Teccio di Bajo; scrive a Cerruti, al Comando Generale del Dipartimento Marittimo Settentrionale, a Eugenio di Savoia e a Serra;

13 marzo, mercoledì: manda un telegramma a Nigra, a Eugenio di Savoia, un altro a Eugenio di Savoia e scrive a Vimercati; prende la parola alla Camera per comunicare la resa di Messina e per rispondere al deputato Petruccelli;

14 marzo, giovedì: alla Camera prende nuovamente la parola sul progetto di legge per rispondere a Brofferio, una seconda volta per pregare il Presidente di permettere a ognuno di manifestare il proprio pensiero in merito e una terza per rispondere a Ricciardi; scrive un telegramma a Gropello, Emanuele d’Azeglio, Lunay, Vimercati, ancora Vimercati e alle Legazioni sarde; scrive a Caputo e a Eugenio di Savoia;

15 marzo, venerdì: manda un telegramma a Nigra e a Teccio di Bajo; scrive a Cassinis, a Koenigswater e a Tecco; prende la parola alla Camera;

16 marzo, sabato: manda un telegramma a Nigra e a Vimercati; scrive a Emanuele d’Azeglio e di nuovo a Emanuele d’Azeglio, a Girolamo Napoleone e a Vimercati;

17 marzo, domenica: Vittorio Emanuele II assume il titolo di Re d’Italia. Cavour manda un telegramma a Emanuele d’Azeglio, a Vimercati e scrive a Emanuele d’Azeglio;

18 marzo, lunedì: manda un telegramma a Vimercati e scrive a Cerruti, Charvaz, Mayr, Nisco, Oytana, Raineval e di nuovo a Rayneval;

19 marzo, martedì: manda un telegramma a Di Negro, Massimo di Montezemolo, Eugenio di Savoia e Vimercati;

20 marzo, mercoledì: dimissioni del ministero Cavour. Manda un telegramma al Comando Generale della Marina, a Giulio di Gropello ed Emanuele d’Azeglio, all’Intendente di Tempio, a Nigra, di nuovo a Nigra, a Perano e a Vimercati; scrive a Launay, a Vimercati e a Vittorio Emanuele II;

23 marzo, sabato: formazione del nuovo ministero Cavour, primo ministero italiano, di cui assume la presidenza e i ministeri degli Esteri e della Marina;

25 marzo, lunedì: a Torino (Camera dei Deputati) 1° discorso su Roma capitale d’Italia e sui rapporti fra Stato e Chiesa;

27 marzo, mercoledì: a Torino (Camera dei Deputati) 2° discorso su Roma capitale d’Italia e sui rapporti fra Stato e Chiesa;

18 aprile, giovedì: scontro alla Camera fra Garibaldi e Cavour;

29 maggio, mercoledì: si ammala;

5 giugno, mercoledì: riceve un telegramma da Adelaide Ristori, non può più risponderle;

6 giugno, giovedì: muore alle 6,45 nel Palazzo Cavour, a Torino;

8 giugno, sabato: si svolgono i funerali a Torino e viene sepolto a Santena.