Cronologia Cavouriana
6 marzo, sabato: viene destinato al forte di Bard, in Val d’Aosta;
27 aprile, mercoledì: sale al trono Carlo Alberto;
9 maggio, domenica: da Donnaz scrive alla madre;
10 agosto, mercoledì: compie ventun anni;
22 settembre, mercoledì: nasce Giuseppina, secondogenita di Gustavo e Adelaide, e nipote di Camillo;
31 ottobre, lunedì: è richiamato a Torino;
12 novembre, sabato: con dispaccio, trasmesso due giorni dopo all’interessato, il Ministro della Guerra comunicava al comando del genio che S.M. aveva concesso al tenente conte di Cavour, per motivi di salute, “l’implorata dispensa da ogni ulteriore Militare Servizio, colla concessione dell’uniforme stabilito per totale dell’Esercito”, non avendo “stimato di conservargli la Divisa del Corpo a cui appartiene”;
15 dicembre, giovedì: morte di Uberto Benso di Cavour, detto Franchino, prozio di Camillo;
18 dicembre, domenica: morte di Louis de Douhet d’Auzers, zio di Camillo.
9 gennaio, lunedì: da Genova Anna Schiaffino Giustiniani scrive una lettera a Camillo, che si trovava nella medesima città;
16 gennaio, lunedì: da Genova Anna Giustiniani scrive una lettera a Camillo, che si trovava a Torino;
17 gennaio, martedì: da Genova Anna Giustiniani gli scrive un’altra lettera;
23 gennaio, lunedì: da Genova Anna Giustiniani scrive un’altra lettera a Camillo che si trovava a Torino;
24 marzo, sabato: da Torino scrive alla cugina Adèle de Sellon, futura baronessa Maurice;
16 aprile, lunedì: da Torino scrive a William Brockedon;
maggio: viene nominato Sindaco di Grinzane, comune di 350 abitanti vicino ad Alba, dove la famiglia era proprietaria del Castello, di vari fabbricati e di 205 ettari di terreno;
10 agosto, venerdì: compie ventidue anni;
7 settembre, venerdì: da Santena scrive a Ruggero di Salmour;
1° ottobre, lunedì: torna a Torino da Grinzane;
2 ottobre, martedì: da Torino scrive a Juliette di Barolo.
13 maggio, lunedì: scrive ad Auguste De La Rive;
15 maggio, mercoledì: il Direttore Generale della Polizia Toresani segnala al Commissario di Boffalora che Cavour sta per mettersi in viaggio: bisogna ostacolare l’eventuale attraversamento della frontiera;
5 giugno, mercoledì: da Torino scrive allo zio De Sellon;
10 agosto, sabato: compie ventitré anni;
16 agosto, venerdì: inizia il diario. Cena con Charles Lucas e Prosper Lucas alla Fênetre, villa dello zio materno Jean-Jacques de Sellon nei pressi di Genève;
17 agosto, sabato: a Genève visita il seggio elettorale;
18 agosto, domenica: mangia all’Ècu di Genève con Ruggero Gabaleone di Salmour. Visita a Jean-Èdouard Naville;
19 agosto, lunedì: gita a Choully da Lullin de Châteauvieux, dove incontra Naville;
20 agosto, martedì: cena al Bocage dagli zii in compagnia di Mme de Corvesy;
21 agosto, mercoledì: commento sul principe di Craon;
22 agosto, giovedì: va alla Société de Lecture, dove incontra il marchese d’Almeida;
23 agosto, venerdì: va a Fernay-Voltaire con il principe de Craon a visitare la casa di Voltaire. Da Genève scrive a Gustavo;
24 agosto, sabato: visita a Coppet con il principe de Craon;
25 agosto, domenica: scrive sul Diario una frase letta su “Obermann” di Pivert de Senancour;
26 agosto, lunedì: legge un articolo della Revue d’Édimbourg, vede Huber, mangia da Maurice con, tra gli altri, Mme de Rumfor e de Candolle;
27 agosto, martedì: va a visitare la prigione di Genève con Eugène De La Rive e il principe de Craon, va poi a trovare de Sismondi;
28 agosto, mercoledì: va a mangiare al castello di Crans-près-Céligny, dove ha una lunga conversazione con il padrone di casa, Huber-Saladin;
29 agosto, giovedì: passa la mattinata con Salins, suo compagno d’Accademia, ritorna a visitare la prigione di Genève dove parla con Aubanel. Rientrando dallo zio, parla con Cécile di questioni religiose;
30 agosto, venerdì: incontra Prévost-Martin, Sismondi, vede Eynard da Madame Rillied Hubert;
31 agosto, sabato: va a fare visita a Eynard;
1° settembre, domenica: commenta lo stato di irritazione in cui si trova Victoire;
2 settembre, lunedì: passa la giornata con l’amico Salins;
3 settembre, martedì: mangia al Bocage con i Maurice, gli Châteauvieux e i Guetri. Dopo pranzo s’intrattiene con il sig. Guetri;
4 settembre, mercoledì: mangia a Mont-Fleury con i sigg. Marmier, Hubert e la sig.ra Augusta Saladin;
5 settembre, giovedì: va alla Société de Lecture, poi con gli zii Tonnerre va a mangiare a Chouilly dagli Châteauvieux;
6 settembre, venerdì: passa una parte della giornata con Bazin du Chanay;
7 settembre, sabato: descrive un episodio capitato a Bazin con il principe di Carignano;
8 settembre, domenica: mangia al Bocage con la famiglia Truchsess;
9 settembre, lunedì: riceve una lettera dalla cognata;
10 settembre, martedì: va a Presinge per passare alcuni giorni con Auguste De La Rive;
11 settembre, mercoledì: pranza con Gaspard De La Rive che gli declina l’albero genealogico della famiglia De Sellon;
12 settembre, giovedì: incontra tal Jules de Calvière, che trova ridicolo;
13 settembre, venerdì: va a mangiare a Collonge dove incontra un tal sig. Martin;
14 settembre, sabato: commenta sul Diario un articolo del Journal de la Haye su Napoleone I;
15 settembre, domenica: riporta sul Diario una frase del Semeur;
16 settembre, lunedì: legge i giornali commentando la politica estera;
19 settembre, giovedì: passa la giornata a Pressinge;
20 settembre, venerdì: assiste al ritorno dell’esercito da Basilea;
21 settembre, sabato: commenta sul Diario l’analisi di un’opera di McCulloch, riportata sulla Revue d’Édimburg, discute a tavola con gli zii Tonnerre e Paul-Émile Maurice;
22 settembre, domenica: assiste a Plan-les-Ouates (sobborgo di Genève) a un concorso per aratri;
23 settembre, lunedì: riceve una lettera del suo amico Cappai;
24 settembre, martedì: sul diario Cavour scrive “Giorno nefasto”;
25 settembre, mercoledì: con Adèle Maurice e suo marito s’imbarca da Genève per Montreux. Vanno poi al castello di Chillon, ritornano di nuovo a Montreux e vanno a dormire a Vevey;
26 settembre, giovedì: tornano a Genève in compagnia del pastore Ramus;
29 settembre, domenica: anniversario della nascita del Duca di Bordeaux. Partecipa a una messa al Bocage;
30 settembre, lunedì: scrive sul Diario di voci su presunti casi di colera a Parigi;
1° ottobre, martedì: va a Mornex a trovare Mme Boissier con il sig. Maurice;
2 ottobre, mercoledì: legge un numero della Revue Encyclopédique;
3 ottobre, giovedì: legge un numero della Gazette Évangélique e va alla Chiesa di Saint-Pierre in Genève ad ascoltare un testo di Diodati letto da Ramus;
5 ottobre, sabato: mangia al Bocage con gli zii e il marchese di Dreux-Brézé;
6 ottobre, domenica: scrive sul Diario un pensiero di Mme de Roland;
7 ottobre, lunedì: riporta sul Diario un pensiero su Mr de Polignac;
9 ottobre, mercoledì: parte da Genève per Torino con la zia d’Auzers;
12 ottobre, sabato-13 ottobre, domenica: passa due giorni a Torino incontrando Juliette de Barolo, Santa Rosa e Barante;
16 ottobre, mercoledì: va a Santena;
17 ottobre, giovedì: rimane a Santena dove sono in villeggiatura Augusto e Giuseppina, Gustavo e la nonna;
18 ottobre, venerdì: parte da Santena per Grinzane. Si ferma nella piazza di Bra nel giorno del mercato per dare da mangiare ai cavalli e vede due preti abbracciati a due donne poco raccomandabili. Entrando in un Caffé, vede un terzo prete insieme a una donna ubriaca: ne rimane molto colpito;
19 ottobre, sabato: è a Grinzane. Incomincia a leggere e commenta sul Diario uno scritto di Théodore Jouffroy;
22 ottobre, martedì: va a mangiare ad Alba dall’intendente, conte Somis;
23 ottobre, mercoledì: ancora a Grinzane, commenta un brano dello scritto di Jouffroy;
25 ottobre, venerdì: riceve una lettera della madre e va a mangiare dal vescovo di Alba con il medico Bertolino, con l’economo e altre persone;
27 ottobre, domenica: da Grinzane scrive alla mamma e riporta sul Diario la storia della “Salinera”;
31 ottobre, giovedì: a Torino assiste a una seduta dell’Accademia delle Scienze;
1° novembre, venerdì: scrive un appunto sul Diario che riporta parte del testo di un articolo del Temps;
4 novembre, lunedì: incontra al mattino Cesare Balbo, poi scrive allo zio de Sellon;
20 novembre, mercoledì: è a Torino per assistere il segretario della legazione di Francia, d’Haussonville, ammalato;
21 novembre, giovedì: è a Torino e assiste il d’Haussonville;
22 novembre, venerdì: è a Torino e assiste il d’Haussonville;
23 novembre, sabato: è a Torino e assiste il d’Haussonville e scrive a Paul-Émile Maurice e a sua moglie Adèle;
24 novembre, domenica: è a Torino e assiste il d’Haussonville;
25 novembre, lunedì: è a Torino e assiste il d’Haussonville;
26 novembre, martedì: è a Torino e assiste il d’Haussonville;
27 novembre, mercoledì: è a Torino e assiste il d’Haussonville;
28 novembre, giovedì: è a Torino;
29 novembre, venerdì: è a Torino. D’Haussonville migliora;
30 novembre, sabato: è a Torino;
1° dicembre, domenica: è a Torino;
2 dicembre, lunedì: è a Torino;
3 dicembre, martedì: è a Torino;
4 dicembre, mercoledì: è a Torino;
5 dicembre, giovedì: è a Torino;
6 dicembre, venerdì: va a Grinzane senza preannunciare l’arrivo al Castello; attende l’agente Ravinale fino alle 10 di sera;
7 dicembre, sabato: a Grinzane, licenzia Ravinale;
8 dicembre, domenica: è a Grinzane, arriva Tosco, che Cavour aveva fatto chiamare per gestire temporaneamente il Castello in mancanza di un agente;
9 dicembre, lunedì: rimane in agitazione tutta la giornata a Grinzane;
10 dicembre, martedì: si convince di nominare nuovo agente di Grinzane, Giovanni Rosso;
12 dicembre, giovedì: è nuovamente a Torino;
13 dicembre, venerdì: alle 3 e mezza di notte nasce Ainardo, terzogenito di Gustavo e nipote di Camillo. Camillo assiste la cognata;
16 dicembre, lunedì: trascrive sul Diario un annuncio di un rimedio contro l,obesità comparso sul Journal des Débats, scrive alla zia Cécile de Sellon e va a mangiare con il d’Haussonville dalla signora de Barante;
17 dicembre, martedì: leggendo le Mémoires d’un homme d’État trova lo zio d’Auzers citato come cavaliere di Malta;
18 dicembre, mercoledì: riporta sul diario i debiti di casa Cavour, le pensioni che il padre deve pagare e i debiti della tenuta di Leri;
19 dicembre, giovedì: davanti alla famiglia ha un violento scontro con Gustavo. La famiglia tiene le parti a Gustavo;
20 dicembre, venerdì: scrive un appunto sul Diario sul quale riporta il suo timore per l’obesità;
21 dicembre, sabato: si aggrava la malattia della cognata;
24 dicembre, martedì: la cognata incomincia a delirare; nella notte c'è un piccolo miglioramento;
25 dicembre, mercoledì: il giorno di Natale, il delirio della cognata diventa “frenetico”; alla sera, dopo che i medici vanno via, Gustavo si intrattiene nella sua camera con Camillo;
29 dicembre, domenica: tutte le speranze sono perse, si incominciano a recitare le preghiere degli agonizzanti per la cognata Adele;
31 dicembre, martedì: a mezzanotte muore la cognata Adele Lascaris di Ventimiglia.
3 gennaio, venerdì: riporta sul Diario il necrologio per la morte della cognata, Adelaide Lascaris;
4 gennaio, sabato: riporta sul Diario frasi da “The history of Tom Jones, a foundling” di H. Fielding e scrive a Pietro di Santarosa, che si trovava a Roma;
6 gennaio, lunedì: riceve una lettera di Santa Rosa, spedita probabilmente il 30 dicembre 1833 da Roma;
9 gennaio, giovedì: mette in ordine le carte di zio “Franchino” (cavaliere Uberto Benso), uno dei sedici fratelli del nonno paterno;
20 gennaio, lunedì: va a mangiare al ristorante Bordino con Montessuy e Marescalchi; riceve una lettera dell’amico Cappai;
21 gennaio, martedì: riceve il sig. Modana, israelita, a cui presta 250 franchi;
23 gennaio, giovedì: va a cena dal plenipotenziario inglese Foster insieme a Drovetti, Boucheron, Pellico, Roggieri, de Barante; al termine va al ballo dalla contessa di Masino;
24 gennaio, venerdì: rivede Breton di passaggio a Torino;
28 gennaio, martedì: va a mangiare da Prosper de Barante con Montessuy;
29 gennaio, mercoledì: scrive una pagina sul padre, sul fratello e sul fatto che Gustavo ha dovuto pagare le medicine e il funerale della moglie;
4 febbraio, giovedì: va a un ballo organizzato dai cugini Vittorio Balbiano di Viale e Paolo Remigio Costa di Trinità; durante la serata viene avvicinato da una dama di cui non riporta il nome sul Diario e perde soldi giocando a goffo;
10 febbraio, lunedì: scrive all’agente di Grinzane, Giovanni Rosso;
13 febbraio, giovedì: scrive una pagina del Diario dedicata ad Angelo Brofferio;
18 febbraio, martedì: trova nelle carte dello zio Franchino la corrispondenza di Victoire de Sellon con Michele di Cavour tra il 1813 ed il 1814;
10 aprile, giovedì: da Grinzane scrive alla madre;
5 maggio, lunedì: va a Santena con i sigg.ri di Pollone e Augusto Gazelli a vedere il castello e il Parco. Fanno colazione. La sera va a mangiare da Pollone e termina la serata giocando a goffo al Caffè Fiorio;
6 maggio, martedì: partecipa ad un pique-nique dalla Bertone, dove assiste a uno scontro tra il marchese Ferreri e Pollone;
7 maggio, mercoledì: riceve a palazzo la visita di Ferreri e poi di Pollone;
10 maggio, sabato: viene informato da Salmour che egli sposerà Mlle de Grammont; dopo aver mangiato ha un violentissimo scontro con zia Victoire in relazione ad alcuni oggetti di Adelaide Lascaris; scrive allo zio Jean-Jacques de Sellon;
11 maggio, domenica: descrive sul Diario la discussione avvenuta il giorno prima con la zia Victoire;
31 maggio, sabato: descrive sulle pagine del Diario i violenti scontri con il fratello, che non gli voleva restituire la camera che Camillo gli aveva prestato all’inizio dell’inverno;
8 giugno, domenica: scrive a Ruggero di Salmour;
18 giugno, mercoledì: è a Grinzane;
19 giugno, giovedì: è a Grinzane;
20 giugno, venerdì: la Giustiniani, che si trova a Torino all’Hotel Feder, gli scrive un biglietto anonimo;
21 giugno, sabato: viene recapitato a Torino il biglietto di Nina Giustiniani, mentre Camillo si trova a Grinzane;
22 giugno, domenica: parte da Grinzane all’una, passando per Bra, e arriva a Torino alle 20 passate. Va all’albergo di Nina e poi va a cercarla al Teatro Regio, dove si rappresentava la Norma di Bellini; la incontra per pochi istanti. Per evitare una corsa del padre fino a Carmagnola, parte a piedi a mezzanotte da Torino in direzione di Santena; a Moncalieri prende una carrozza e arriva a Santena alle tre del mattino successivo;
23 giugno, lunedì: si ferma a Santena fino a dopo cena e poi parte per Torino; incontra Nina Giustiniani verso le 20,30 da solo, poiché il marito di lei era andato a vedere il falò di San Giovanni;
24 giugno, martedì: incontra Nina due volte; la Giustiniani gli scrive un biglietto;
25 giugno, mercoledì: Camillo incontra Nina al mattino; Camillo riceve un’altra missiva di Nina scritta in giornata;
26 giugno, giovedì: incontra Nina due volte;
27 giugno, venerdì: alle 14 Nina parte per le terme di Vinadio;
30 giugno, lunedì: attende invano a Torino una lettera di Nina; il corriere non porta nulla;
2 luglio, mercoledì: arriva a Torino una lettera – spedita il lunedì precedente – da Anna Giustiniani;
5 luglio, sabato: finalmente il papà recapita a Camillo, che si trova a Santena, la lettera di Nina;
7 luglio, lunedì: invia a Richard, che si trova a Vinadio, una lettera per Nina;
9 luglio, mercoledì: riceve un biglietto molto formale da Nina, scritto il 7 luglio;
10 luglio, giovedì: riporta sul Diario una considerazione sul carattere del nipote Augusto, che per un bisticcio non gli rivolge la parola da una settimana; scoppia una violenta lite tra il marito e Nina, che termina tra le lacrime di entrambi;
12 luglio, sabato: riceve due lettere di Nina da Vinadio: una scritta la sera di martedì 8 luglio, l’altra il mercoledì 9 luglio;
20 luglio, domenica: da Vinadio, luogo in cui si trovava i giorni precedenti, Camillo va a Cuneo per incontrare nuovamente Nina, come richiesto dal marito;
21 luglio, lunedì: accompagna la zia Henriette fino a Borgo San Dalmazzo, al ritorno si fa dare un passaggio da un commerciante di pasta fino a Cuneo; riporta sul Diario un brano della lettera di Nina scritta da Demonte la domenica 20;
22 luglio, martedì: alle 4,45 Nina, dopo aver scritto un’altra lettera a Camillo, parte da Cuneo – via Savona – per tornare a Genova;
23 luglio, mercoledì: va dalla madre a Valdieri;
24 luglio, giovedì: parla con Mme de Guasco e l’accompagna a ballare la “monferrina”;
25 luglio, venerdì: riceve una lettera dalla cugina Amélie;
27 luglio, domenica: Mme Guasco gli lancia delle “oeillades assassines” e gli fa numerose avances; dopo cena gioca a scacchi, perdendo con De Roussy de Sales; Nina gli scrive tre lettere;
28 luglio, lunedì: fa una passeggiata con Mme Guasco;
29 luglio, martedì: è ancora a Valdieri e frequenta ancora Mme Guasco che, durante una passeggiata, gli confessa la sua passione per lui; fa una gita alla cascata del Vallasco con Mme Guasco, La Rovere e la Robione; Nina gli scrive una lettera;
30 luglio, mercoledì: riceve al mattino una lettera dal papà e tre lettere da Nina, una da Millesimo, una da Savona e una da Voltri;
31 luglio, giovedì: frequenta ancora Mme Guasco a Valdieri; Nina gli scrive un’altra lettera;
1° agosto, venerdì: Camillo confessa a Mme Guasco che in inverno andrà a Parigi; Nina, intanto, gli scrive un’altra lettera;
10 agosto, domenica: compie ventiquattro anni;
15 agosto, venerdì: torna a Santena dove trova due lettere di Nina e dove viene accolto dal padre che gli confessa di aver ricevuto la proposta della nomina a viceré di Sardegna, di averla rifiutata e di averne ricevuta un’altra come Vicario di Polizia di Torino;
16 agosto, sabato: a Santena Camillo e la famiglia ricevono la visita della suocera di Gustavo; durante la cena e dopo Camillo si lamenta di Augusto;
18 agosto, lunedì: va a trovare i Pollone;
19 agosto, martedì: va a trovare i De La Rüe a Rivarolo;
21 agosto, giovedì: riassume nelle pagine del Diario quanto fatto nei giorni precedenti;
26 agosto, martedì: riceve a Torino una lettera di Cassio, che a Parigi si diverte molto;
28 agosto, giovedì: con grande pazienza posa per i coniugi Romagnoli (Romanini) per donare due miniature alle sue amanti;
30 agosto, sabato: scrive di aver passato tre giorni molto belli con Mme Guasco venuta a Torino espressamente per vederlo;
3 settembre, mercoledì: è a Grinzane e va ad assistere alla seduta del Consiglio Provinciale di Alba, mangiando poi presso l’intendente; parte per Genova, la sera si ferma in un albergo di Asti;
4 settembre, giovedì: prende la diligenza per Genova, fermandosi ad Alessandria per mangiare;
5 settembre, venerdì: a Genova rivede Nina Giustiniani, e anche suo marito;
8 settembre, lunedì: a Genova racconta di essere tornato due volte a Voltri, passandoci anche una notte. Assiste a una processione;
9 settembre, martedì: racconta di aver mangiato durante il soggiorno a Genova tutti i giorni con David De La Rüe e sua moglie;
11 settembre, giovedì: a Genova cena presso il Governatore Paolucci; fra gli invitati c’erano anche un inglese, direttore dello stabilimento della Compagnia delle Indie, e Maistre;
16 settembre, martedì: va a Quinto a una festa organizzata da Fabio Pallavicini, che lo accoglie con molta freddezza;
17 settembre, mercoledì: lascia Genova in diligenza dirigendosi a Santena;
18 settembre, giovedì: arriva alle 4 del mattino a Santena e trova Marina molto malata;
22 settembre, lunedì: Padre Lecteur arriva per la prima volta a Santena, di ritorno da un viaggio a Nizza e nella riviera ligure, ed è accolto con molto entusiasmo da zia Henriette;
1° ottobre, mercoledì: di ritorno da Genova aveva trovato una lettera di Clementina Guasco di Castelletto, che gli comunicava la volontà di finire la loro relazione. Camillo va comunque a trovarla a Envie. Sulla diligenza, che lo porta a Saluzzo, si trova a discutere con tre proprietari di mulini “à soie”;
4 ottobre, sabato: al ritorno da Envie va a Santena, dove riceve la visita di Santarosa;
8 ottobre, mercoledì: a Grinzane con Tosco;
10 ottobre, venerdì: a Grinzane;
11 ottobre-19 ottobre: da Grinzane va a Voltri, via Murazzano e Savona. Rimane tre giorni con Nina a Voltri, poi al rientro, a Savona, incontra d’Auvare;
20 ottobre, lunedì: ritorna a Grinzane;
13 dicembre, sabato: da Torino scrive all’agronomo ginevrino Jean-Édouard Naville;
tra il 14 e il 20 dicembre: Camillo con il suo domestico, Felice, e la zia Henriette va a Genève. Via Sant’Ambrogio arriva a Susa dove mangia ripartendo dopo le 22; passando per Novalesa e il Moncenisio alle 6 arriva a Lanslebourg, da dove scrive al padre.
gennaio: esce anonimo il primo scritto, opuscolo di 80 pagine, in francese, stampato in pochi esemplari, col titolo: «Extrait du rapport des commissaires de S.M. Britannique qui ont exécuté une enquête générale sur l’administration des fonds provenans de la taxe des pauvres en Angleterre»;
13 gennaio, martedì: va al Bal du Casino e incontra Vittorio Emanuele di Caraglio;
24 febbraio, martedì: parte da Ginevra con l’amico Pietro di Santarosa per il primo viaggio in Francia e in Inghilterra;
28 febbraio, sabato: arriva a Parigi;
5 aprile, domenica: da Parigi scrive alla cugina Adèle Maurice, nata De Sellon;
9 maggio, sabato: parte da Parigi per l’Inghilterra. Arriva il 12 a Londra;
12 maggio, martedì: a Londra;
maggio-giugno: visita Londra, Windsor, Cambridge, Oxford, Stratford, Birmingham, Liverpool, Nottingham e il Galles;
27 giugno, sabato: suo padre, Michele, è nominato Vicario e Soprintendente di Polizia di Torino;
7 luglio, martedì: arriva a Bruxelles, dove visita Gioberti; poi per Malines, Anversa, Lovanio, Liegi e le province renane rientra a Torino a fine luglio;
10 agosto, lunedì: compie 25 anni;
11 agosto, martedì: assume l’amministrazione della tenuta di Leri per conto del padre e del fratello.
31 marzo, giovedì: parte da Torino per Villach, per ritirare un gregge di pecore merinos;
1° aprile, venerdì: assiste a Novara alla processione della Confraternita del Rosario. Alle 21, finita la funzione, va a dormire;
2 aprile, sabato: fermato alla frontiera presso Buffalora, sul Naviglio Grande nei pressi di Magenta;
3 aprile, domenica: passa a Milano il giorno di Pasqua;
4 aprile, lunedì: a Milano pranza con Pasteur e Mme Ulric, moglie di Guillaume Ulrich, il banchiere del quale Michele di Cavour era cliente. La sera riceve la visita della cognata di Manzoni, moglie di un banchiere tedesco. Alle cinque si mette in viaggio;
5 aprile, martedì: viaggia durante la notte, all’alba è sul lago di Garda, passa da Peschiera e arriva a Verona. Visita l’anfiteatro e la tomba di Romeo e Giulietta. Parte a mezzogiorno da Verona e viaggia tutto il giorno;
6 aprile, mercoledì: dopo aver attraversato Vicenza e Treviso arriva a mezzogiorno a Udine. A cena ha l’idea di comprare due cavalli, due brocchi;
8 aprile, venerdì: da Ospedaletto a Pontebba;
9 aprile, sabato: arrivo a Villach alle tre del mattino, mezzo morto dal freddo; si sveglia alle 11;
10 aprile, domenica: va a Messa e si stupisce perché i negozi sono aperti la domenica come in un giorno normale;
11 aprile, lunedì: nel pomeriggio visita la fabbrica di acetato di piombo;
12 aprile, martedì: partenza del gregge. Fa una passeggiata a Landscromm;
13 aprile, mercoledì: gita a Bleiberg e passeggiata di molte ore nelle miniere;
14 aprile, giovedì: partenza da Villach, passa per Tarvisio e Pontebba;
15 aprile, venerdì: raggiunge il gregge; passa per Venzone, dove probabilmente passa la notte;
16 aprile, sabato: arriva a Udine;
17 aprile, domenica: va da Udine a Trieste in carrozza con tre persone;
maggio: ritorna a Torino;
10 agosto, mercoledì: compie ventisei anni;
10 dicembre, sabato: è nominato membro della Commissione Superiore di Statistica.
14 aprile, venerdì: muore lo zio Jules Gaspard Aynard de Clermont-Tonnerre. Camillo assume la cura degli interessi della vedova, la zia Vittoria;
2 luglio, domenica: parte per Vauvillers, nella Franche-Comté, per interessi della zia;
21 luglio, venerdì: arriva a Parigi;
10 agosto, giovedì: compie ventisette anni;
settembre (seconda metà): ritorna a Torino;
16 dicembre, sabato: riparte per Ginevra e Vauvillers;
29 dicembre, venerdì: rientra a Ginevra.
4 gennaio, giovedì: riparte per Parigi;
1° maggio, martedì: a Parigi, scrive un appunto sul Diario;
5 giugno, martedì: è a Ginevra per il matrimonio della cugina Amélie de Sellon con Charles T. Revilliod;
luglio: ritorna a Torino;
10 agosto, venerdì: compie ventotto anni;
Collabora alla fondazione di asili infantili in Piemonte.
7 giugno, venerdì: muore lo zio Jean-Jacques de Sellon;
giugno (fine): muore l’abate Giovanni Frézet, precettore di casa Cavour;
10 agosto, sabato: compie ventinove anni;
2 novembre, sabato: partecipa alla seconda assemblea degli azionisti della Compagnie Savoyarde della ferrovia dal lago del Bourget a Chambéry;
10 dicembre, martedì: pubblica sulla «Gazzetta Piemontese» la relazione: «Della strada di ferro da Chambéry al lago del Bourget e della navigazione a vapore su quel lago e sul Rodano».
17 gennaio, venerdì: legge alla Commissione superiore di statistica la sua relazione: «Statistica morale ed intellettuale della nazione»;
20 aprile, lunedì: scrive a Passiez, Salins, Cortason, De La Rüe, Beaumont, Veglio;
22 aprile, mercoledì: corsa a Santena. Cena con l’ambasciatore;
24 aprile, venerdì: scrive a Mr du Teil;
8 maggio, venerdì: scrive a Passiez, Tosco, Compagnia Savoyarda. Incontra l’avv. Grosso;
17 maggio, domenica: registra vincite e perdite al gioco; segnala che il sig. Mestrallet ha accettato la carica di “banquier” della società “Compagnie Savoyarde”;
18 maggio lunedì: segnala ricavi dalla “Compagnie Savoyarde” ricevuti dalla banca “Nigra Frères”;
24 maggio, domenica: gita a Santena con Saint-George, Saint-Martin, Cinet, Calisto, Remigio, Luigi Nomis di Cossilla, Cortason e Berton. Nella pagina del Diario Cavour scrive il menu;
9 luglio, giovedì: va a Chambéry, poi a Ginevra, Vauvillers, Lione;
10 agosto, lunedì: compie trent’anni;
20 agosto, giovedì: arriva a Parigi;
6-7 ottobre, martedì-mercoledì: grossa perdita in Borsa a Parigi;
29 ottobre, giovedì: parte da Parigi per Vauvillers e Ginevra;
dicembre (metà di): ritorna a Torino.