Società pastorale

 

Nel marzo 1801 il conte Carlo Lodi di Capriglio – che nel 1797 aveva fondato una società per incrementare l’allevamento degli ovini spagnoli merinos in Piemonte – e il conte Matteo Bartolomeo Benso di Cavour (prozio di Camillo) presero in affitto per 21 anni la vasta tenuta ex reale della Mandria di Chivasso, con l’impegno di stabilirvi un allevamento di merinos che in tre anni avrebbe dovuto aumentare da 2000 a 6000 capi. Nel maggio del 1801, trasformando la società precedente i due promotori costituivano la Società pastorale, alla quale poco dopo si unirono con quote azionarie vari altri ricchi proprietari fondiari e nobili piemontesi, tra cui l’altro prozio di Camillo, Franchino di Cavour. L’attività primaria dell’allevamento ovino fu affiancata da altre iniziative collaterali agricole e industriali e, col favore della protezione accordatale dal governo napoleonico in funzione antinglese, la Società pastorale divenne una delle più grandiose dell’Impero. Dopo la restaurazione sabauda le nuove disposizioni governative e soprattutto la rescissione anticipata del contratto nel 1816 in grave crisi la Società, che venne poi sciolta nel 1822.


Soprannome: Société pastorale

Fonte: Diari


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