Gustavo BENSO DI CAVOUR (1806 – 1864)


(Immagine: Archivio Fondazione Camillo Cavour)

Gustavo Benso di Cavour, nato a Torino il 29 gennaio 1806 e morto nello stesso luogo il 26 febbraio 1864), fu il fratello maggiore di Camillo Cavour. 

(Immagine: Archivio Fondazione Camillo Cavour)


Come figlio primogenito di Michele Benso, è l’erede del patrimonio di famiglia e del titolo di marchese di Cavour.
Di indole studiosa e riflessiva, si laurea in Giurisprudenza nel 1826. 

Nello stesso anno sposa Adelaide Lascaris di Ventimiglia, dalla quale ha tre figli: Augusto, Giuseppina e Aynardo.
Purtroppo, pochi giorni dopo la nascita del terzo figlio, la giovane moglie muore.
La morte prematura della moglie provoca in Gustavo una grave crisi esistenziale. Cerca conforto nella religione e negli studi filosofici. 

Nel 1836 incontra l’Abate Antonio Rosmini e ne nasce una profonda amicizia. Contribuisce a diffondere l’opera di Rosmini attraverso i suoi saggi e scritti filosofici: la sua opera più importante si intitola Fragmens Philosophiques

Nel 1848 un altro grave lutto colpisce il marchese Gustavo: il figlio primogenito Augusto è ferito a morte nella battaglia di Goito, nella prima guerra d’indipendenza. Seguono anni difficili, in cui Gustavo diventa sempre più malinconico e introverso; si allontana da amici e conoscenti e si dedica sempre più a studi filosofici e religiosi. Nel volgere di pochi anni perde anche la nonna e i genitori; la figlia Giuseppina si sposa, il figlio Aynardo parte per il servizio diplomatico. 

Gustavo e Camillo rimangono soli e il palazzo Cavour, un tempo così pieno di vita, diventa triste e silenzioso. 

Egli è stato dapprima un membro della Camera Subalpina e, dopo l’Unità, deputato del Parlamento Italiano.

Diventa Presidente del Consiglio Generale della Società Reale di Assicurazione Mutua contro gli incendi.

Gustavo sopravvive di soli tre anni al fratello Camillo. 


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Fonte: Archivio Cavour - Santena


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