Mittente: Verdi, Giuseppe
Destinatario: Cavour, Camillo Benso di
Busseto 21 settembre 1859
Eccellenza!
Che l’Eccellenza Vostra voglia scusare l’ardire e la noia che forse le reco con queste poche linee. Io desiderava da molto tempo conoscere personalmente il Promoteo della nostra nazionalità, né disperava trovar occasione per soddisfare questo mio vivo desiderio. Quanto però non avrei osato sperare è la franca e benigna accoglienza colla quale l’E.V. degnossi onorarmi. Io ne ripartii commosso! Non scorderò mai quel suo Leri, dov’io ebbi l’onore di stringere la mano al grande uomo di Stato, al sommo Cittadino, a Colui che ogni italiano dovrà giustamente chiamare Padre della Patria.
Accolga con bontà, Eccellenza, queste sincere parole del povero artista, che non ha altro merito se non quello di amare e d’aver sempre amato il proprio paese.
Col più profondo rispetto, dell’Eccellenza Vostra
umil. servo
G. Verdi